Articoli rivolto ai veterinari. Sempre più spesso i clienti chiedono ai propri veterinari un servizio di assistenza al fine vita equiparabile a quanto l’hospice offre in campo umano. Aggiungere questo servizio tra quelli offerti dal vostro ambulatorio richiede di fare diverse considerazioni, ma potrebbe valerne la pena.
Assistenza terminale e hospice sono la stessa cosa? E cosa si intende per assistenza al fine vita? L’hospice per gli animali esiste? E in cosa consiste? A queste domande rispondono i due veterinari Ella Bittel e suo marito Jim Armer.
Il primo Simposio Internazionale sull’Assistenza Terminale in Veterinaria si è tenuto nei giorni 28-30 marzo 2008 presso la Davis School of Veterinary Practice dell’Università della California, a Davis, in California. Si è trattato della concretizzazione di un sogno che Kathryn Marocchino aveva coltivato per dodici anni: avviare lo scambio professionale sull’assistenza agli animali nella fase terminale della loro vita.
L’amore che nutriamo per i nostri compagni animali ci spinge a prenderci cura di loro meglio che possiamo per tutta la loro vita. I progressi medici in campo veterinario permettono di ripristinare il benessere di un animale in modi inimmaginabili fino a solo qualche anno fa.
Questi nuovi traguardi portano però con sé un lato ombra…
Così come possiamo fare da levatrice al momento della nascita fisica, possiamo farlo anche durante il processo della morte, quando si nasce allo spirito. E così come lo scenario ottimale per la nascita è la nascita naturale, lo scenario ottimale per la morte è la morte naturale. La nascita raramente è indolore, e la morte raramente è indolore, ma c’è molto che possiamo fare per ridurre il disagio in entrambe le transizioni e rendere entrambe delle belle esperienze.
Diciamo spesso che i nostri animali sono membri della famiglia, quasi dei figli. Eppure quando diventa chiaro che la guarigione non è più possibile, ci troviamo di fronte a un enorme vuoto, una sorta di abisso che separa il trattamento normalmente riservato a un membro umano della famiglia e quello riservato a uno animale.
Quando andai a prendere Momo dalla dog-sitter, sembrava si trattasse solo di un po’ di epistassi. In qualche modo, però, il rosso fluido che lentamente si accumulava fino a quando non veniva leccato via sembrava quasi essere un prezioso inchiostro utilizzato per avvertirmi che il beato tempo da trascorrere insieme si stava esaurendo, goccia dopo goccia.